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Gli Istituti di credito rinnovano la loro squadra assumendo sia giovani neolaureati e profili junior sia figure con esperienza. La rivoluzione digitale, già iniziata anche prima dell’anno scorso, ha avuto un’accelerazione nel 2020, anche a causa della pandemia e dell’impossibilità a muoversi da casa. Oltre al ricambio generazionale in seguito ai prepensionamenti, programmati da diverse grandi e medie realtà, c’è infatti una sempre maggiore esigenza di profili differenti dai tradizionali, laureati in economia. Sono infatti sempre più richiesti ingegneri, software developer, informatici, fisici. L’operatività della banca si sta trasferendo sempre di più online, una grossa percentuale di dipendenti che lavorava in sede, si è approcciata allo smart working . Motivazioni per cui è aumentata la necessità di sviluppare programmi informatici che prestassero attenzione alla cyber security, che facilitassero e rendessero sicuro il lavoro in remoto, che semplificassero e rendessero più veloci le operazioni bancarie sulla rete.

Per favorire l’ingresso di nuove professionalità, le banche hanno programmato  campagne di assunzioni. A partire da Intesa San Paolo che prevede di fare 3.500 assunzioni, un piano finalizzato al ricambio generazionale e alla valorizzazione del GIS risultante dall’acquisizione di UBI Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5.000 persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.